Uscita n. 9 (prog. 14) km percorsi 778
Km percorsi 778
Questa
lungo week-end è nato fondamentalmente da due idee:
la
prima è stato un viaggio effettuato dal sottoscritto l’anno scorso proprio in questi posti e me ne sono così
innamorato che mi ero ripromesso di portare tutta la famiglia alla prima
occasione possibile,
la
seconda è stata la scusa di fare un po di sport agonistico (Corsa
d’Orientamento).
Si
parte dopo la scuola materna delle nostre piccole, con la mamma Paola che non è
proprio in piena forma (e ne soffrirà per tutto il viaggio, godendo solo a metà
della vacanza).
La
strada è lunga, ci becchiamo un incidente dopo il ponte sull’Oglio. I
pannelli danno 2 km di coda, ma la
storia è un’altra e si sta fermi per quasi un’ora. BUGIARDI.
Ci
fermiamo a mangiare dopo Bolzano e poi usciamo a Chiusa, per raggiungere
Ortisei: la strada è lunghissima e
stancante al massimo.
Ci
fermiamo in uno spiazzo dopo San Caterina.
La
mattina ci svegliamo al freddo e con camion, ruspe, auto in piena attività
perché stanno sistemando vicino a noi un pezzo di torrente…per fortuna non ho
bloccato l’entrata al cantiere.
Di
notte non si vedeva molto bene ed ero anche molto stanco.
Lo
spettacolo che però abbiamo di fronte è
bellissimo e le Dolomiti non tradiscono mai.
Si
arriva al passo e poi i tornanti ci portano
a Corvara.
Ci
fermiamo al centro sportivo, dove c’è un bel parco giochi per i bimbi.
Nel
pomeriggio faccio la gara in una giornata bellissima e con uno scenario
fantastico.
Dopo
un bel giretto per il paese (niente di che come negozi e abitazioni) andiamo a
mangiare al ristorante/pizzeria “Fornella”.
L’ambiente
è molto carino, accogliente, il servizio premuroso, gentile ed efficiente.
Ci
trasferiamo all’aera sosta di La Villa dove ho letto un gran bene.
Il
giorno dopo ci svegliamo con la catena dolomitica che riempie l’orizzonte: i
colori rosati, alcuni tracce di neve in quota, i verdi prati con le mucche al
pascolo, i boschi di pini una meraviglia….non si può chiedere di più.
La
proprietaria è molto gentile e l’aera è una continua sorpresa piacevole: i
servizi sono a dir poco spettacolari, c’è una sala relax (con sedia a dondolo)
e zona per i bimbi bellissima.
Un piccolo parco gioco dietro la casa
reception e uno vicino al bosco a poco meno di 200 metri completano il quadro.
Visitiamo
la cittadina e alcuni negozi, (decisamente più bella e ricca), le case
addobbate da montagne di fiori multicolori.
Nel
pomeriggio c’è la gara in città e nei boschi limitrofi…sono in palla (o meglio
in cartina) e vinco per due secondi su altri atleti specialisti e anche molto
più giovani del sottoscritto.
Mamma
Paola è in fase down: la tosse e la febbre gli danno poche tregue.
Dopo
la cena ci trasferiamo a San Cassiano (il costo è stato di 20 euro per un
massimo di 24 ore tutto automatizzato, vale l’orario d’ingresso).
Siamo
al parcheggio dell’ovovia Piz Sorega.
La
notte è magicamente fredda: le stelle e
la luna riescono ad illuminare, con una tenue luce le severe vette : silenziose
sentinelle della notte.
In
camper tengo la stufa al minimo, per tutti è la soluzione migliore e
….approvata in pieno.
Mattina
Il
cielo è nuvoloso e le piccole sono in
eccitazione perché oggi prendono l’ovovia e
saliamo a 2000 metri.
Mamma
Paola decide di rimanere al calduccio al camper, io e le piccole andiamo in
“alta quota”.
In
poco tempo si arriva al rifugio e l’area di ritrovo della gara di pizzo Sorega.
Dopo
un po finalmente lascio le piccole al Kinder dell’organizzazione e mi preparo
per la gara.
Il
luogo è bellissimo e attrezzatissimo per i bambini: una zona di giochi con
laghetti, chiuse, ponticelli, sabbia tutto da provare, poi ci sono le “solite”
strutte gigantesche fatte di scivoli, scale, arrampicata, dondoli e la mitica
carrucola.
Noto che hanno
messi giochi nuovi: uno con un grosso alveare da cui esce un tubo-scivolo,
hanno poi riprodotto, sotto l’arrivo dell’ovovia, la tana dell’orso in realtà è
un vero e proprio parco giochi per i bimbi.
La mia gara è
stata nel complesso molto buona, peccato per due piccole disattenzioni che mi
privano del podio, ma ho corso in luoghi magici e bellissimi. Sono molto
contento di questa tre giorni.
Doccia in camper e
riprendo l’ovovia per andare dalle piccole, che se la sono divertita alla
grande.
Il
sole ritorna e lo spettacolo a 360° che si ha dalla cima è unico: la Marmolada
e il suo ghiacciaio tanto per citarne una.
Decidiamo
per la strada del ritorno di passare “alti” per Brunico e Bressanone. La strada è molto più scorrevole e anche
piacevole non solo per la guida, ma anche per i paesaggi molto “alpini”:
tranquilli e rilassanti.
Qualche km in più, ma meno
curve e stress da passo alpino.
Purtroppo prendo la bretella al lago di Garda e rientrare in autostrada
a Peschiera ci facciamo una bella coda di 45 minuti…mannaggia…ma non finisce,
anche in prossimità di Milano i rallentamenti sono delle vere e proprie
soste….e per fortuna siamo partiti appena possibile.