Due giorni di febbre (non troppo alta) per Valentina e delle macchiette rosse sul tronco e sul collo, ci hanno convinto di portare dalla Guardia medica per un controllo.
Nel pomeriggio assolato e ancora molto caldo facciamo un po di attesa.
Il Dottore, molto ma molto in sovrappeso e sudatissimo, nonostante l'aria condizionata ci appare in affanno e forse poco preparato sui bambini piccoli nonchè un po sbrigativo.
In realtà si mette subito a giocare con Valentina, ma ci dice che pur non essendoci niente di preoccupante sarebbe sato meglio andare a Rimini al Pronto soccorso neonatale.
Si ritorna in albergo per munirci di latte e si parte alla volta dell'ospedale con indicazioni che si basano su rotonde e centri commerciali. Alla fine ecco una struttura molto nuova e isolata. Il pronto soccorso è avveneristico nelle forme, nei colori degli interni (finalmente colorati e vivaci), nella pulizia, nei segnali e nel silenzio e professionalità che si respira ad ogni passo. All'accoglienza per i bimbi, un edificio vecchio ma ristrutturato da poco, non c' nessuno e un'infermiera efficiente e brava svolge il tutto velocemente. Le due dottoresse che visitano accuratamente la piccola Valentina (che è proprio brava) si dilungano su ipotesi varie escludendo comunque forme gravi di malattia.
Alla fine dobbiamo aspettare che faccia la pipi per un ultimo controllo: un sacchettino adesivo attaccato alla "patatina"....ma la pipì non arriva e allora via con il latte e i tutti i liquidi che abbiamo a disposizione...controllando ogni 5 minuti....alla fine ecco le goccie preziose.
Niente di grave, arriva poi un consulto di un medico (un po più anziano) che dopo una leggera passata della mano sul tronco e vista delle macchie stabilisce che non è assolutamente niente se non colpa del caldo e del sudore....
Si riparte verso Bellaria . Davanti a noi il sole sta scendendo in un tramonto da cartolina...bellissimo...si arriva in albergo e Federica ci accoglie con salti e urla di gioia da spezzare il cuore....proviamo a mangiare i piatti freddi tenuti per noi, ma Federica in attesa con i nonni è così disperata ...urla e piange per il suo papà e la sua mamma che andiamo a prenderla per condividere "scomodamente" la fredda cena...Grazie alle cannuccie colorate e alla mamma, Federica prova per la prima volta il sorbetto ed è uno spettacolo vedere la gioia negli occhi di mamma e figlia succhiare il gelato dallo stesso bicchiere in un complotto generazionale...
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