In previsioni delle prossime uscite che saranno + lunghe con due bimbe al seguito desideravo testare il tutto con un
viaggio breve e sicuro.
Ho scelto così il Lago di Varese e l’aera sosta camper
di Gavirate a metà settimana non ci dovrebbero essere problemi.
Diario di viaggio
Partenza nel primissimo pomeriggio per
evitare troppo traffico visto che decido di percorrere strade provinciali di
solito molto frequentate.
Arriviamo all’area sosta, è quasi vuota e quindi scelgo con tranquillità un posto un po in piano (tutti però sono
leggermente in pendenza).
Con il senno del poi e se fossero stati
liberi avrei scelto un posto a fianco ad una delle aiuole dove alcuni hanno
aperto non solo la veranda ma hanno utilizzato i tavolini fissi di legno.
Siamo a due passi dal centro canottaggio e
ci sono tanti ragazzi che stanno preparando le barche per le uscite: sono
lunghissime e strettissime.
La barca
d’appoggio con l’allenatrice e il megafono è già pronta per dare le tutte le
indicazioni a questi futuri campioni.
In riva poi scopriamo un
una bella nidiata.
Smonto la bici e raggiungiamo il parco
giochi. E’ tutto all’ombra a due passi da lago e dal un bel pontile (ma molto
sconnesso), c’è anche il bar/pizzeria.
Il tempo però tende al brutto e così
torniamo in camper per la merenda e giochi vari.
Piove per pochi minuti.
Preparo la cena e poi armati di pila
frontale andiamo alla ricerca delle lucciole.
Le bimbe sono attratte dai molti pescatore che
affollano le rive.
Sono così stretti che nei lanci si danno
fastidio accusandosi bonariamente uno con l’altro.
Pescatori moderni e tecnologici.
Galleggianti di tutti i tipi che si
colorano lampeggiando nella notte, aggeggi che segnalano con rumori quando il
pesce ha abboccato, mulinelli con il sensore…sono alla caccia di un luccio che
ha strappato diverse lenze.
Niente lucciole e tanta stanchezza per le
bimbe..alla fine me le devo portare in braccio fino al camper…
La notte passa tranquilla anche se alla
mattina mi sveglia il freddo e non stante indossi vari capi non riesco più a
dormire ne ha riprendere caldo.
Oggi è prevista l’uscita in bici.
Percorro un pezzo della pista ciclabile che
fa tutto il giro del lago (già sperimentata con successo l’anno scorso con
Federica).
Una pista dedicata soprattutto ai pedoni,
ma ottima anche per le bici da strada (niente sterrato) da compiere (meglio) in
senso orario.
La
metà nord-est è più esposta al
sole, mentre la parte sud-ovest è molto in ombra.
La mia meta è la Schiranna, un noto posto
del Lago di Varese, dove so che c’è un bellissimo parco con vari giochi, oltre
alla spiaggia di sassi e al lido con piscina all’aperto.
Federica è impaziente di “scoprire” la
sorpresa, perché non gli ho detto dove li avrei portata e per i primi 4 km ogni
due secondi mi ha assillato sulla sorpresa e soprattutto su quando si arriva.
Finalmente dopo altri 4 km (in totale 8, i
vari km sono segnati sul terreno con lo zero che parte proprio dalla Schiranna)
arriviamo.
Oltre ai giochi fissi tradizionali c’è
tutto un mondo di giochi “succhia soldi” (due attrazioni per le due piccole per
un totale di 20 minuti di gioco a testa uguale alla spesa della sosta camper
per un giorno!!!!): dalle classiche giostrine con macchine, carrozze, cavalli e
astronavi, al trenino nel parco, ai tappeti elastici, al castello con scivoli e
vasche di palline colorate.
Aiutiamo il gestore ad aprire i tappetoni
elastici e subito sono pronte a saltare come grilli….divertendosi un sacco.
Riesco a staccarle per una merenda e a
farle giocare con gli scivoli e le altalene….gratis.
Altro “regalo-sorpresa” un giro nelle
palline dove incontrano altre bimbe ed è tutto un gioco di salite, scivolate,
tuffi.
Fortuna che la proprietaria si distrae e
invece di 10 minuti li fa stare su 20 minuti.
E’ ora di ripartire con la bici e la
tortuosa ciclopedonale (spesso le curve sono cieche ed a angolo retto per
seguire i campi o le case) con continui, brevi ma intensi saliscendi.
Costeggiamo anche il campo di volo a vela e
molti di questi silenziosi aeri sono pronti per spiccare il volo.
Il caldo si fa sentire, ma nei tratti
all’ombra le bimbe hanno anche un po di freddino.
Poco prima del camper c’è una bella
gelateria e così dopo il pranzo decidiamo di concludere la gita un bel cono.
Vale intanto “perde i sensi” schiantandosi
sul lettino a castello, mentre io e Fede ci mangiamo una pastasciutta.
La gelateria è stata appena aperta e il
luogo nonché la location sono molto spettacolari….vista sul lago, un bel prato,
la piscina con intorno i tavolini,mentre
l’interno è moderno, essenziale, minimalista, tutto o quasi sul bianco
anticato.
Clientela molto in, parcheggio piccolo.
Sono comunque gentili (e a casa su internet
trovo molti commenti positivi sul ristorante) e il gelato nel complesso è buono
(anche se non ottimo).
Ultimi controlli del camper e poi si torna
a casa.
Fede crolla mentre Vale resiste e si gusta
tutto il cd “le storie del mare” (bello), ma a casa dopo la merenda anche per
le Morfeo non aspetta.
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