Piemonte: valli del cuneese
Francia:
Crots - Volonne – Costa Azzurra
Uscita n. 7 (prog. 12)
Km percorsi 1383 media 11 km/L
Ideazione
del viaggio
Questa
vacanza è la nostra prima lunga vacanza in camper e così per la meta e il
tragitto ho seguito alcune indicazioni:
1)
La prima
parte al fresco in montagna, onde evitare anche i super affollamenti del mare a
cui avremmo dedicato invece la seconda parte.
2)
Un viaggio
con pochi spostamenti, senza tanti km da percorrere e le soste preferibilmente in campeggio
3)
Un viaggio
con posti nuove da vedere per noi
adulti ma anche posti “interessanti e adatti” alle bimbe.
Alla
fine della mia ricerca la meta si è tradotta in un viaggio tra le valli del
cuneese, la Francia Alpes per poi scendere in costa azzurra.
1°
Tratta Casa> ZoomTorino (Pinerolo)
Avvicinamento
alle valli del cuneese, con tappa a Zoomtorino (un bioparco) per la gioia delle
bimbe.
Si
parte nel tardo pomeriggio appena Paola finisce il lavoro e arriviamo a notte
inoltrata a Piscina vicino a Pinerolo, sotto un bell’acquazzone.
Il
giorno dopo siamo i primi e saremo
anche gli unici visitatori visto che dal cielo si aprono le catarrate e viene
giù l’universo di acqua……decidiamo di spostarci e avendo acquistato i biglietti
online possiamo tornare entro un mese.
Sarà
per la fine delle vacanza.
Un
po tristi ci mettiamo in viaggio verso Cuneo e l’umore sale come le nuvole.
Arriva
un bel sole e ci dedichiamo alla visita della città.
Una
bella sorpresa: piacevole, “provinciale”, pulita, parchi giochi e in più ci
gustiamo un ottimo gelato da Grom (da provare, all’interno una piccola saletta
dove gustare i coni seduti e tranquilli).
Andiamo
a visitare la biblioteca per i ragazzi ed è un’altra piacevole sorpresa: l’ambiente e
tranquillo, deserto, così ci dedichiamo alla lettura con le bimbe.
La
giornata si è messa decisamente al bello e ci spostiamo a Dronero per la precisione a Villar con
il Parco dei Ciciu.
Sosta camper bella, gentilissimi quelli del parco (alla sera
chiusa la biglietteria ma si può visitare senza problemi).
Dopo
cena andiamo a fare un giro a Dronero: paesino molto carino con il ponte del
diavolo da vedere.
Il giorno dopo la giornata è decisamente estiva e ci
accingiamo alla scarpinata tra i Ciciu. Ad esser sinceri siamo stati avvisati
all’ingresso che la segnaletica e la mappa non sono ne chiare ne precise (tutto
vero, ma non dipende da loro).
Facciamo
il percorso corto (non il percorso vita) all’incontrario e alcuni pezzi non
sono proprio agevoli per le nostre bimbe così piccole.
La
zona “sosta panoramica” è bella e un tavolo con panche ci permette una meritata
merenda.
Dopo
pranzo si parte alla volta del campeggio Lu Ludach vicino a Marmora.
2° tratta - Villar >
Marmora
La
scelta è caduta su questo campeggio perché dal loro sito abbiamo visto che
c’era un accampamento “degli indiani” e in effetti c’è il “Tatanka village”.
Costruite
seguendo fedelmente la tecnica degli indiani: molto suggestive ed inusuali per
noi. (Le affittano per pernotti, ma dentro non c’è niente o quasi)
C’è un piccolo ma carino parco giochi per i bimbi.
La
posizione panoramica e strategica del posto (escursioni a piedi o in MTB, ma
non chiedete informazioni a quelli del luogo perché non le sanno dare! Quello
che vi diranno sono utili solo per chi già ci abita lì non per un turista)
unito a delle giornate bellissime hanno reso questo soggiorno molto bello.
A pochi minuti di camminata, sul fianco della montagna c’è il
paesino di Marmora: un gioiello.
Ristrutturato
benissimo, una locanda-museo all’aperto, sono così ben fatti da sembrare di
esser tornati indietro di un secolo…DA NON PERDERE.
Al
campeggio ci sono serate a tema e una volta hanno proiettato delle diapositive
di viaggio “alternativo” di un gruppo locale.
Il padrone del campeggio (visto i 12 gradi) passa a donare uno
zuccherino fatto in casa aromatizzato e molto alcolico…ma è stata una
gentilezza ben gradita.
Per domenica 11 agosto la Proloco ha organizzata una camminata
denominata “Forni aperti”. Si cammina per 5-7 km e ogni tanto ci si ferma in
una frazione, in un casolare a gustare i prodotti: dal pane, alla focaccia,
pizza, salame, formaggio e naturalmente vino rosso.
Con
le bimbe chiediamo aiuto all’organizzazione che ci porta per le prime soste in
auto e dopo il primo stop culinario
visitiamo la chiesetta di San Giacomo dove un prete eremita colleziona libri
(ne ha ben 50.000).
Spesso
(sempre è orami solo) e se alla messa ci sono + di 2 persone è sold out!
Un
pezzo (sempre per le indicazioni poco attendibili) decidiamo di farlo a
piedi…..”tanto la prossima sosta è lì vicino, dietro la curva” ci dicono quelli
dell’organizzazione….abbiamo camminato per 45 minuti in leggera salita sotto il
sole di mezzogiorno….intrattenendo le bimbe in tutti modi e a volte portandole
in spalla…molto faticoso per tutti.
Arriviamo
al villaggio ECO, una serie di case ristrutturate e autosufficienti molto belle
e isolate dal mondo.
Il
panorama che si gode qui è fantastico, compresa in lontananza la vetta del Monviso.
Per
l’ultima tappa ci facciamo portare ancora in auto troppo lontana e con discesa
scoscesa e anche ritornare al campeggio
“sfruttiamo” un passaggio….il tutto finisce alla sala polifunzionale di Marmora
adiacente per fortuna al camping.
Dolci,
biscotti e danza rigorosamente liscio o brasiliane che per via dei vestiti
luccicanti delle ragazze attraggono Federica che se li vuole vedere tutti (una
palla enorme per me, mentre mamma Paola e Vale sono a riposare nel camper).
3°
tratta Marmora > Entracque
Si parte la mattina con calma, la strada è
stretta e ci sono molte auto/moto in viaggio per cui devo stare molto attento.
Spesa al super di Dronero e poi via verso Entracque.
Ci
fermiamo al primo campeggio, quello all’ingresso del paese (in realtà le mie
indicazioni da piano vacanze erano per l’area sosta …dopo il paese!!!!).
Piscina
scoperta privata, gestori gentili, accoglienti e professionali; quindi di
pancia decidiamo la sosta al Camping
Val di Gesso (l’area sosta in effetti
era dopo il paese, piena zeppa e al sole).
La
piscina è molto particolare e spettacolare, adatta a tutti e con una bella
vista sulle alte vette delle Alpi Marittime, peccato che l’acqua non è certo calda e ogni tanto ci sono delle
raffiche di vento freddo e fastidioso.
Alla
sera ci regaliamo un giretto in paese (15/20 di camminata sulla pista
ciclabile) con una piazzetta carinissima (sede anche del Museo Uomini e Lupi,
ma ne parlo più avanti), negozi aperti (dolci, miele, la lavanda, birre
speciali alla patata, formaggi , salumi, pane insomma di tutto e di più) e sono
molto gentili, rilassati insomma
proprio un bel posto.
Decidiamo
così di rimanere anche il giorno dopo….il programma prevede delle variazioni
sul tema in corso d’opera.
Mattinata
in piscina, mentre nel pomeriggio le due principesse fanno il sonnellino di rito, il sottoscritto noleggia una MTB con
seggiolino (1/2 giornata costo 8,5€) e parto con Federica verso una valle e San
Giacomo a 10 km di distanza.
La
strada subito da sotto la diga (imponente)
è in salita dura e i 18 kg di Fede oltre ad una bici un po piccola per
me mi fanno sudare come una bestia.
Ad
un bivio giro a sinistra (a destra si proseguiva per un altro lago, ma a naso
mi sembrava che ci fosse troppo il dislivello e troppi KM), ma anche questa non
scherza.
Dopo
quasi un’ora si salita dal campeggio non si vede la meta e dalla carta sembra
che sono solo a 1/3 del viaggio…mannaggia…ancora un po di salita e poi se non
arrivo getto la spugna …getto la spugna…
Ci fermiamo a fare merenda al ruscello
spumeggiante che costeggia sempre la strada, dove scovo anche degli ottimi
lamponi.
Al
ritorno passo da Entracque e vedo che stanno allestendo il mercatino serale,
così al rientro al Camper buttò li l’idea al resto della famiglia: visita
serale.
Paola
e Fede vanno al mercatino a piedi, mentre io aspetto che la Vale si svegli dal
suo sonnellino pomeridiano per raggiungerli in bici: ci ritroviamo ad uno dei
parchi giochi, quello con il
DRAGONE.
Il
mercatino non è grande e acquistiamo i biscotti al mais (buoni), il miele oltre
a libricini per le bimbe alla bancarella dei bimbi del loco.
Notte
passa tranquilla.
Al
mattino andiamo a Entracque per visitare il museo Uomini & Lupi.
Il
museo è una sorpresa spettacolare.
Sono
5 le “stanze” che ci fanno visitare e tutte computerizzate: qui viene
raccontata, da Nonno Prezzemolo, la storia del lupo, nel mondo, in Italia, il
rapporto con l’uomo.
Tutto
è molto bello, ben fatto a tratti sorprendente per grandi e piccoli.
DA
NON PERDERE.
Poi
ci dirigiamo in camper all’altro museo, quello fuori paese.
Qui,
in un lungo tunnel, si entra nelle varie stanze della casa di Caterina
(fotografa, scienziata, scrittrice che ha dedicato la sua vita ai lupi)
Mentre
si passano i vari ambienti, una voce narrante racconta la storia di un lupo
investito “Ligabue” e poi liberato con un radiocollare e le sue peripezie…prima
della sua fine.
Al
termine si arriva ad una torre di legno
alta 30 metri e da lì, con molta fortuna e molta pazienza, si possono vedere
alcuni lupi in cattività (non possono essere più reintrodotti in natura).
Molto
vento e poca fortuna, del lupo nessuna traccia, ma le visite ci sono proprio piaciute
e anche il paese Entracque vale la pena visitarlo e rimanerci un po.
(Anche
qui passeggiate e attività per tutti i gusti).
4°
Entracque > Terme di Vinadio
Il
tempo intanto si guasta un pò, mentre pianifichiamo la strada per le Terme di
Vinadio.
La
strada è piena zeppa di tir….logico vanno al centro logistico smistamento acque
minerali di Vinadio…
Alle
18.00,siamo all’ingresso delle terme.
C’è
una grossa piscina con le luci che cambiano colore e questo affascina le bimbe,
acqua calda, tavolette un po sdrucite …. tutti in acqua a rilassarci e a
divertirci.
Bella
anche la piscina all’aperto, peccato le nuvole basse.
Suggestiva
invece la grotta, mentre per andare alle “grotte del sudore” ho attraversato
l’hotel e sono salito fino al 3 piano….una passeggiata fatta in costume….che
freddo.
Qui
delle piccole grotte scavate nella roccia sono come delle piccole saune:
l’acqua caldissima sgorgava dalle pareti e si suda di bestia.
Peccato
che il tutto è un po’ dimesso, lasciato andare, i muri scrostati, le porte
rotte, il pavimento della piscina mezzo sollevato…peccato…
Nonostante
l’intensa attività della giornata, pensavamo che l’acqua calda annientasse le
due pargole e di portarle al camper semisvenute…invece non solo sono pimpanti,
ma hanno una fame da LUPI…..sarà mica un caso……
5°
Terme di Vinadio > Colle Maddalena
15
agosto….la giornata è uggiosa, fredda e umida e il paesaggio che si vede la
mattina è un po triste…
Così
decidiamo di cambiar aria e provare al colle Maddalena: nelle previsioni era
una probabile sosta, ma tutto dipendeva dal tempo.
La
strada diventa un incubo perché
Federica per ragioni inspiegabili fa scenate pazzesche tanto che mi devo
fermare al paese della Belmondo, dove ci sono dei giochi, il bagno e scarico il
WC per farle sfogare un po, ma dobbiamo ancora affrontare i tornanti….
Stiamo
salendo ai 1996 metri del passo il sole e il panorama è bellissimo.
Finalmente
il laghetto e nonostante un bel vento “ventoso” scendiamo alla ricerca delle
marmotte…dagli altri diari sembra che ci siano più marmotte che persone e
invece quasi niente..forse perché c’è in giro il mondo!
Il
pomeriggio è dedicato al relax e verso il tramonto decido di fare una corsetta
in salita.
Prima
di partire a correre ho prenotato al rifugio (ex dogana) e i gestori sono molto
simpatici e gentili. La cena è buona e si respira il tipico clima da rifugio di
montagna.
In
camper sotto le coperte per una tranquilla notte a 2000 metri.
6°
Barcellonette e lago di Serre - Poncon
Stamattina
al risveglio ho dato un colpetto alla stufa….faceva proprio freddo.
Fuori
non c’è vento e neanche una nuvola: stanno arrivando frotte di turisti pronti
ad affrontare i mille sentieri.
Entriamo
in Francia e dopo una breve discesa sostiamo per alcune ore a Barcellonete
(appena prima della zona pedonale sulla destra c’è un bel parco sede anche di un museo e con giochi per bimbi).
Proseguiamo
fino alla deviazione per Crots (Embrum), qui la strada si fa stretta e piena di
curve, ma gli scorci che si hanno ripagano il disagio (un po meno per mamma
Paola che soffre le curve).
Il
lago artificiale è enorme e superato il paesino dove c’è il ponte che lo
attraversa cerchiamo il campeggio…nell’altro senso c’è una coda pazzesca
(almeno 6 km)…arriviamo al campeggio municipale La Garenne : ore 13.00 chiuso
per pausa pranzo e cosi facciamo anche noi.
Il
lago è meta per gli sport d’acqua e vento, la spiaggia è sorvegliata e
delimitata in acqua da boe, ma l’acqua è fredda.
Ceniamo
fuori dal camper (prima volta in questa vacanza) sotto una luna piena
affascinante, ma il giorno dopo decidiamo di levar le tende…pardon il camper.
Partiamo
presto per paura della coda…che non c’è e ci godiamo il ponte tranquillamente.
7° Crots > Sisteron - Volonne :
camping L’Hippocampe
La
strada è piacevole e scorrevole: piena
di negozi di frutta e verdura locali (fate una sosta perché la mercanzia vale
la pena e anche i prezzi), alcune code per riuscire ad attraversare bellissimi
paesini non ci infastidiscono ne rallentano troppo.
Arriviamo
a Sisteron e dal quel poco che vediamo
vale la pena fermarsi e farsi un giro (ci mettiamo un punto di domanda
…forse nei prossimi giorni?).
Gran
caos e coda per attraversala e arrivare cosi a Volonne e al nostro campeggio.
Campeggio
a 4 stelle e le vale tutte: per festeggiare ci prendiamo una piazzola da 130 m2
molto bella: Siepe attorno, alberi che fanno ombra, acqua potabile e siamo
vicino ai servizi.
I
soldi spesi sono ben spesi sotto tutti i punti di vista: piscine per tutti i
gusti con anche due scivoloni lunghi, market, pizzeria ristorante, animazione
da villaggio turistico, impianti sportivi, due parchi giochi per i bimbi (uno
troppo al sole), noleggio di tutto e di più, sulle rive di un lago/fiume con
attività sportive, bagni con doccia calda e carta, sempre puliti ed in ordine
(oltre a quelli dedicati ai piccoli), serate danzanti, di film, di
intrattenimento vario e nonostante questo alla sera regna un silenzio pazzesco.
Gentilezza
finale: se volevi lasciavi la piazzola alle 12, ma potevi rimanere in campeggio
e usare la piscina e tutto il resto anche nel pomeriggio.
Qui
ci concediamo giornate di relax in piscina, di passeggiate, di gioco, alla sera
grande festa di presentazione della settimana (da sabato a sabato)e aperitivo
offerto dallo staff.
Le
piccole sperimentano per la prima volta una “montagna di zucchero a velo”.
Vale
non ne è molto entusiasta, mentre a Fede piace.
8° Volonne > Costa azzurra - Grimaud: camping Les Mures
Facciamo
un piccolo taglio tattico a livello di Manosque passando per Vinon e in salita,
ad un’area sosta, ci fermiamo per mangiare.
Si
scende poi a St-Maximin per proseguire fino a Brignoles (tutta strada statale
ben tenuta e con poco traffico). Diritti fino a Le Muy e qui il taglio
spettacolare per scendere a Ste-Maxime.
Siamo
nel primo pomeriggio e la strada costiera è un delirio di auto, per fortuna non
dobbiamo fare tantissimi kilometri per arrivare al campeggio Les Mures.
Troviamo
un posto e piazziamo il camper, per poi andare in spiaggia attraverso un tunnel
del campeggio (molto basso e non dei più puliti e ben tenuti insomma un
biglietto da visita non bello rispetto all’ingresso del camping tenuto alla
perfezione e bellissimo).
La
spiaggia è ampia e di sabbia bianca, fine, ma c’è il delirio di persone fuori e
in acqua e un forte vento fastidioso.
Facciamo
un bagno, ma l’acqua è “sporca” di alghe, sabbia e chiazze di nafta e altro
vista la presenza massiccia di navi a motore di tutti i tipi e di tutte le grandezze.
Il
panorama merita perché abbiamo di fronte la famosa Sant Tropez, ma quello che
mi colpisce di più e il numero elevatissimo di Yacht enormi.
Insomma
come primo impatto siamo ampiamente sotto la sufficienza, ma siamo stanchi dal
lungo trasferimento e aspettiamo a dare giudizi definitivi domani.
Mi
sveglio presto e con le bimbe vado in spiaggia…è tutto un’altra cosa.
L’acqua
è bella limpida e tranquilla, pochissima gente in spiaggia (anche qui passano a
pulire con il trattore) insomma si sta bene….giochi di mare a tutto
spiano..facciamo conoscenza con altri bambini italiani (è pieno)…
Un
po patetici e fuori luogo i ragazzi dell’animazione che fanno ginnastica in
acqua alle signore (tre, quattro in totale)
con musica da disco un po tamarra…che rompe tantissimo l’atmosfera.
Verso
mezzogiorno ricomincia il delirio su
tutto e noi andiamo a pranzare.
Nel
pomeriggio stesso discorso di ieri e non ci piace proprio.
Vale
sta collezionando ogni giorno una caduta o un piccolo incidente che lascia
delle piccole ferite: sul naso, sulle ginocchia, sulle braccia…insomma un
“disastro”.
Riproviamo
a telefonare al campeggio Royal di Agay e finalmente ci dicono che c’è posto…lo
blocchiamo e domani si parte subito.
9° Grimaud >
Agay: camping Royal.
Basta
la notizia per farmi cambiare umore
visto che nonostante le belle mattinate il tutto non mi fa impazzire…
La
strada sulla costa all’inizio è piena di gente, ma mano mano si viaggia bene.
A St Raphael troviamo un benzinaio con il prezzo + basso e
facciamo il pieno (è il primo pieno).
Distratti
dalla bellezza dei posti superiamo il campeggio e così richiamiamo per farci
dare ulteriori indicazioni (i proprietari sono toscani e quindi non c’è
problema di lingua).
Campeggio
molto piccolo e oltrepassata la stradina si è in spiaggia.
Inutile
descrivere la spiaggia basta vedere la foto: un gioiello (qui ripresa prima del
sorgere del sole).
La
sabbia è un po granulosa e rossa come le rocce, acqua abbastanza limpida a riva
ma spettacolare al largo oltre le bocche (ogni mattina arrivano gruppi di sommozzatori per le immersioni….ho
detto tutto).
Ci
facciamo un bel bagno, poi una lunga doccia calda e un piattone di cozze e
fritto misto prenotate al ristorante Titikan.
E’
sulla spiaggia, ambiente o location molto carina, lo spettacolo serale è
spettacolare…le pizze ce l’hanno sconsigliate, le cozze sono discrete il fritto
un po meno.
Stasera
abbiamo la luna piena proprio nel mezzo della nostra piccola laguna, una
leggera brezza e una breve passeggiata notturna prima della nanna.
La
mattina mi sveglio presto e salgo di corsa in cima al promontorio (126 metri),
dove c’è un faro (radio faro) della marina francese.
Questo
promontorio è fantastico, infatti fa parte di un gruppo di parchi naturalistici
francesi oltre ad esserci ancora le postazioni militare della II guerra
mondiale il tutto spiegato da cartelli, segnavie e i codici QR: insomma tutto ben fatto per il turista moderno…uguale uguale all’Italia.
L’alba
non è spettacolare, ma il panorama che si gode con il gruppo rosso dell’Esterel
è fantastico.
Ritorno
in spiaggia e decido di farmi una nuotata prima di fare vita di spiaggia.
E’
arrivata un vera e propria Task Force di pulizia: 6 uomini (non di colore e
solo un paio “anziani”, 1 camion della nettezza urbana e un trattore con frullatore/pulitore/lisciatore
della spiaggia.
Lavorano
per più di 30 minuti e non solo la spiaggia, ma anche i servizi e la doccia.
INCREDIBILE, bravissimi.
La
spiaggia è un semicerchio grande circa 150 metri e largo al massimo 25 metri e
nei giorni successivi li vedo in tutte le spiagge, spiaggette della zona dove
fanno lo stesso.
Giornate
di mare, di bagni, di giochi con la sabbia e di amicizie con i bambini italiani
(anche qui ce ne sono parecchi).
La sera decidiamo di pranzare presto per salire al belvedere e
gustarsi il tramonto da una parte e veder salire la luna dall’altra.
Con
calma affrontiamo la salita (ripida)…per il tramonto arriviamo tardi anche se i
colori vivaci incantano le bimbe…peccato che un vento fortissimo ci fa scappare
via e solo in basso ritornati alla spiaggia abbiamo la visione della ….“LUNA
ROSSA” sul pelo dell’acqua.
Io e Vale ci facciamo un bel bagno, mentre Fede risente
dell’acqua fresca ed esce subito.
Indimenticabile
questa nuotata notturna.
Un’altra
sera al ristorantino c’è un trio musicale, si balla sulla sabbia, si canta, si
gioca.
Una
mattina corro fino ad Agay e la strada costeggia la costa con tante spiaggette
molto carine (la nostra comunque rimane unica e speciale…DA PROVARE).
Trovo
una Bulangerie e acquisto pane di vari tipi e dolci di vari tipi, visto che il
market davanti al campeggio è un po scarso.
Una sera c’è stato un tempaccio bruttissimo, sul
mare verso nord si vedevano lampi e saette oltre a nuvolosi neri, il giorno
dopo il cielo si presenta più azzurro del solito, l’aria è fresca e l’acqua
“gelida” tanto che, pur essendo domenica e con la spiaggia piena, in acqua ci
vanno in pochissimi.
I
giorni passano lievi e piacevoli, ma arriva anche il nostro turno di partire
per tornare in Italia.
10°
Agay > Colle tende > Pinerolo (ZoomTorino)
Ci
hanno consigliato di fare la strada costiera prima di entrare in autostrada e
in effetti ne vale la pena.
A
Cannes entriamo in autostrada per uscire a Ventimiglia e fare La valle Roya e
il Colle Tenda.
Strada
bella, ma piena di curve e ci becchiamo pure un bell’acquazzone di fine agosto,
fine estate e fine vacanze…
Al
passo fa freddo. Il semaforo è rosso, si passa a senso unico.
Ritorniamo definitivamente in Italia.
In
un primo momento sembra che vinca il sole, così sostiamo a Vermate (dove ci
sono dei murales su Pinocchio) e quando siamo pronti per scendere arriva il temporale.
Mestamente
si riparte alla volta delle Piscine.
Sole,
pioggia, sole, pioggia in un’alternanza continua fino a Pinerolo.
Sostiamo
a Cavour per la cena e troviamo una pizzeria carina “Il cartoccio” dove
gustiamo un’ottima pizza, ma anche il ristorante deve essere buono.
Il
paese offre anche un sacco di gelaterie
artigianali (quella che ho provato io è nuova, bianco e lilla i colori,
luminosa, con i gelati nei recipienti tipo Grom e alcuni gusti spettacolari) e
un piccolo ma grazioso centro storico.
Per
la sosta notturna stesso posto collaudato dell’andata, ma la pioggia sul tetto
del camper non porta niente di buono….
La
mattina invece è tutto sereno e fresco sembra una bella giornata di fine
aprile.
Finalmente visitiamo questo Bioparco e nel complesso ne valeva
la pena per tanti motivi: in ogni habitat a determinati orari ci sono degli
esperti che in 25 minuti ti danno un sacco di info sugli animali oltre a
vederli da vicino. Bello e spettacolare il volo dei rapaci.
Affascinate
e sempre “dolce” la vista delle giraffe, se poi si va al balcone finalmente si
possono vedere negli occhi….
Un
po tristi forse la zona tigri…ma c’è anche da dire che questi felini come altri
per la maggior parte del tempo in natura dormono…e quindi qui nel parco che
hanno cibo assicurato e facile non vedo perché devono dannarsi.
Simpatici
e divertenti i lemuri: ci stai in mezzo a loro…ma attento alle borse dove
cercano cibo senza tanti complimenti…tipo le scimmie.
Dopo
la mattinata dedicata alla visita dei vari habitat siamo andati alla piscina…un
po di delusione rispetto alle foto e alle aspettative.
La
ricostruzione si vede molto (troppo) che è finta.
La
spiaggia è di granelli di sassi bianchi e l’ingresso in acqua è di cemento
granuloso, l’effetto è della sabbia, ma il contatto con i piedi è tutt’altro
che piacevole.
Si
sosta solo se paghi due ombrelloni (18 euro) se no fuori nel prato… Due piccole finestre si affacciano alla
vasca dei pinguini, non sono molto grandi e non sempre si vedono i pinguini
nuotare.
Purtroppo
il tempo non ci ha aiutato visto che l’acqua è fredda, e il sole ha deciso di
prendersi un po di riposo.
Così
ci rivediamo i volatili e altre lezioni sugli animali che non avevamo assistito
al mattino.
Un
piccolo spazio giochi un po dimesso e con pozze d’acqua ha permesso alle bimbe
di sfogarsi un po.
Anche
quest’ultima tappa del viaggio preventivata è stata fatta.
Nel
complesso più o meno le mete sognate, ipotizzate sono state viste con anche una
certa flessibilità in corso d’opera….
Conclusioni
Credo
che alla base di tante cose (in generale) occorre sempre un minimo di
preparazione, di studio, di ricerca, di domande e soprattutto di amici che ti
diano le dritte giuste….
Dopo
tanto tempo di studio ero comunque un po “preoccupato” per questa vacanza, non
tanto per quella in Italia, ma il viaggio in Francia. Il fatto che non avevo
poi mai visitato queste zone mi metteva un po di ansia legato anche al fatto
che ero responsabile non solo del viaggio e delle aspettative e desideri di
tutta la famiglia.
Alla
fine penso che questo viaggio sia stato il giusto mix per tutti e le premesse
all’inizio del viaggio sono state per la maggior parte soddisfatte…
Abbiamo
avuto fortuna di trovare quasi sempre tempo bello, nessun inconveniente al
mezzo, nessun incidente ai partecipanti, nessun “sold out”, tante persone
gentili e che abbiamo vissuto 3 settimane ricche sotto tutti i punti di vista.
Spero
proprio che altri possano trovare spunti e un piccolo aiuto (è lo scopo
principale) da questo mio diario per i
loro viaggi.
NB
:
Un
grazie particolare ad Alessandro Malusardi e alla guida delle valli cuneesi Roberto
Pockaj
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