Voto: 8/9
Un libro regalato da una carissima amica per le vacanze estive e letto però, solo alla fine di agosto...non so per quale motivo....
ma come spesso accade, i libri che non mi colpiscono subito, che non mi catturano dalla copertina o dalla lettura della trama nella controcopertina poi (spesso) si rivelano belli.
Prima di tutto il libro mi ha emozionato, non poco: dall'inizio alla fine.
Mi ha preso alla grande e facevo fatica a staccarmi, a lasciarlo sul comodino.
In pochi giorni l'ho portato a termine.
La storia è ambientata in un paesino (in particolare una collina la Rossarco) della Calabria, vicino al mare Jonico e di una famiglia (Arcuri) e di quattro generazioni.
Ammetto la mia ignoranza, ma spesso facevo fatica a credere che i personaggi fossero calabresi (nel senso positivo).
Sparse qua e la frasi in dialetto e detti dela tradizione semplici ma veri.
Il libro è di un godimento unico: gioia e soffernza della vita.
Stamattina alla radio vengo a scoprire che a vito il premio Campiello.
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