Weekend a Padova
per vedere la mostra di Colcos.
Partiamo al
venerdì pomeriggio e incontriamo i
soliti rallentamenti sull’autostrada.
Siamo a Padova a
sera e visto l’inagibilità del
parcheggio Prato delle Ville sostiamo al capolinea Nord dei Tram (grazie alle
info dell’associazione camperisti di Padova da me interpellati), ma attenzione
non ci sono cartelli indicatori.
In un grandissimo
parcheggio, troviamo una piccola zona
recintata di legno: ecco quello è il parcheggio per i camper.
I parcheggi sono
un po strani !!!
Notte tranquilla.
La mattina nonostante un tempo non proprio bello (freddo e un po ventoso)
scarico le bici e andiamo in centro.
Le piste ciclabili
ci sono, ma non sono così intuitive e facili da “prendere”.
La mostra è ben
organizzata, essendo sabato mattina è anche ben affollata; così la visita non
avviene in tranquillità e calma come speravamo….seguire e non perdere le due
bimbe, guardare i quadri…una bella fatica.
Ma alcuni sono
veramente spettacolari.
Acquistiamo i
genere alimentari per fare pic nic al parco della cappella degli Scrovegni.
Nel pomeriggio decidiamo di fare un giro per Padova, ma la
ruota posteriore è a terra.
Vado in camper a
prendere il ricambio e sistemo il guaio.
Gelato da Grom e
poi via vero il camper e di nuovo la mia bici buca: la stessa ruota!
Per fortuna poco
più avanti c’è un ciclista e acquisto la camera d’aria nuova, ma il copertone
non tiene più. Sostituisco anche quello.
Sono un po
stressato e stanco. Si carica le bici e
si parte alla volta di Montagnana: la città con la cinta muraria più estesa
d’Europa.
Le forature alla
bici hanno rallentato sulla tabella di marcia e così non riusciamo a vedere le
mura con il tramonto…peccato, ma la città si presenta molto bene.
Parcheggio alla
porta Vicenza (sud) e prendiamo un po di pizza al taglio (trovato su
tripadvisor) per la felicità dei bimbi e dei grandi visto la possibilità
di guarnirla con “famosi e gustosi”
prodotti locali.
La sera, tutti
ancora pieni d’energia, facciamo una passeggiata per il centro: bello,
veramente bello e suggestivo.
A mezzanotte,
vicino al camper, sento un gran frastuono. Tanta gente che parla, ride, beve,
urla….apro la finestra e vedo con mio
disappunto che hanno messo a pochi metri dal camper un furgoncino per i panini,
salamelle ecc…fino alle 3 di notte non ho chiuso occhio.
Il parcheggio
camper che mi aveva consigliato l’ufficio del turismo scopriamo la mattina dopo
che è “invaso” dai nomadi!!!
Parcheggiamo lo
stesso e scarichiamo la bici. Purtroppo la torre e il castello non sono agibili
e così dopo aver vagato per le viette del centro ci spingiamo a nord lungo una
ciclabile che costeggia un fiumiciattolo.
Arriviamo fino
all’argine del fiume e arriva un po di
caldo e sereno.
Gustiamo i pani
“speciali” locali appena acquistati in centro e lasciamo le bimbe libere di
sfogarsi.
Oggi abbiamo
dormito un’ora in più (ora legale), ma il sole tramonta presto e così dirigiamo il muso del camper verso casa.
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