Voto: 8
Potrei scrivere che è un affresco molto bello di un’epoca lontana nel tempo e dalla nostra storia (1770, Santo Domingo, ora Haiti, guerre, schiavitù e coltivazione canna da zucchero).
Potrei scrivere che Tètè (la protagonista del libro) è una eroina modernissima, fragile e nello stesso tempo forte.
Potrei scrivere dei viaggi dei protagonisti da Santo Domingo a Cuba per finire in Luisiana..
In realtà il libro è proprio bello da leggere per come è scritto (bene), perché in ogni pagine si sente la forza, l’intuizione, la determinazione, l’inventiva delle donne.
Perchè è ricco di personaggi umani, diversi tra loro ma con un filo sottile che li unisce nella loro vita.
E si sente chiaramente l’amore grande della mamma verso non solo i propri figli, ma verso i bambini in generale.
L’unica pecca, ma concessa, è il dramma di questa mamma e dei suoi figli/e (un nota di “sfortuna”, di dolore) che richiama alla memoria il dramma della scrittrice e della sua figlia, morta in età giovanile.
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