Un libro letto tutto d’un fiato.
Un libro che consiglio a chi come me ha avuto questi sogni da ragazzo…
Al centro della storia una donna con alle spalle un dramma di madre e moglie e il desiderio di distaccarsi da tutto o forse al centro del libro è invece un faro.Si da piccolo, come credo molti altri, sono stato sempre attratto dai fari, soprattutto da quelli situati su isole o scogli sperduti.
Naturalmente il lato romantico è quello che ha sempre vinto in questi sogni: il faro bianco e azzurro, alto, slanciato nel blu cobalto di un cielo oceanico senza una nuvola.

Quei fari sommersi da onde gigantesche in un turbinio di colori, acqua, cielo e nuvole con il sole che buca mandando raggi simili a lunghe dita.
Ogni tanto nei miei sogni di ragazzino ad occhi aperti c’era quello di andare ad abitare (e quindi di lavorare come “guardiano di un faro”) o in vacanza ….ovviamente vedendo soli i lati positivi e misteriosi…dal salvare le navi che si trovavano a causa di burrasca violente vicino alla costa…ai fantasmi di vecchi bucanieri naufraghi e non ancora sopiti nella tomba. Intenti a recuperare favolosi tesori nascosti con mappe annesse…

Ma qui il faro perde tutto il suo sapore romantico e diventa un “bel problema” anche perché è stato abbandonato da più di 20 anni e viene invece spacciato come il luogo ideale per vivere lontano da tutti e tutto con le “comodità moderne”….

NB
Come spesso accade il titolo è proprio poco azzeccato...di sabbia c'è ne proprio poco e anche di parole....
Nessun commento:
Posta un commento