Trama: una giovane coppia sposata vive su un faro in un isolotto desolato ai limiti del mondo australe....
Lui reduce dalla grande guerra (la prima) e pensare che dall'Australia sono venuti fino in europa per combattere questa crudele e inutile guerra fa pensare.
Chi è sopravvissuto ha grandi e tremende cicatrici....e non solo nel fisico...
Tom sposa una giovane ragazza del posto e si trasferiscono sul faro e dopo ben tre aborti spontanei una sera arriva una barca con a bordo un uomo morto e un fagottino di pochi mesi...
Qui parte la vera storia e abilmente c'è uno scontro tra il bene personale e quello degli altri.
Tra la maternità vera che lega madre/padre alla figlia è quella delle famiglie adottive.....
Il giusto e lo sbagliato, il sacrificio per amore, la natura tremenda, il faro con la sua luce e il suoi bui, le navi che si fidano e riconoscono i vari fari...
Un libro ricco di spunti, di storie che si intrecciano, di bontà e d'amore, ma è difficile decidere da che parte stare, per chi schierarsi....non vorrei mai e poi mai essere nelle stessa situazione...
Un libro anche per le madri e i padri di oggi...
Un consiglio: per chi è sensibile occorre fare scorta di fazzolettini ..
e ne avrete un mare di bisogno....
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