Settimana ricca di avvenimenti belli e brutti, vicini e lontani, rari e usuali, drammatici e lievi.
Spaventose le immagini del terremoto in Giappone e di tutto il resto che ne ha conseguito per non parlare delle centrali nucleari.
Altre lacrime di gioia questa volta, sono state quelle dei colossi del rugby, che per la prima volta al 6 nazioni hanno sconfitto la Francia: memorabile.
Belle, fresche e genuine le medaglie che arrivano dai tuffi, sopra di tutto e tutti la nostra Tania Cagnotto, seguita da Francesca Dallapè.
Anche se in ritardo ci tengo a ricordare le medaglie agli europei di atletica leggero di due donne saltatrici, nell’alto e nel triplo, Antonietta Di Martino (piccola piccola da portare ad esempio a tanti che fanno l’altezza un problema nello sport e nella vita) e Simona La Mantia.
Un tempo ormai lontano mi ero cimentato nel salto in lungo (ma mi mancava la velocità di corsa) e nel salto in alto (mi mancava un po di esplosività) e quindi sono legato a queste discipline e al sogno fantastico che ci ha regalato Sara Simeoni alle Olimpiadi.
Federica dopo una settimana da incubo e un calo di 1 kg su 12 (non è poco) oggi ha ripreso il nido in maniera abbastanza tranquilla anche se stancante.
Ovviamente ecco che il virus bastardo venerdì infetta la piccola Valentina. Di punto in bianco si scola il suo bel biberon e poi come una fontanella spara fuori tutto in un getto. Ti guarda, sorride e rimane tranquilla come un Papa. Un po di scariche per non farci mancare niente.Non riusciamo a trovare il pediatra e così in farmacia prendiamo un latte apposta e adottiamo le stesse strategie di Federica. Sembra che funzioni.
Domenica sera da Fazio mi sono sorbito Maria Star e poi il programma di Rai 3 sulla scuola: due mondi, due verità. Hanno parlato bene e molto anche sul discorso dell’educazione fisica nella scuola. Siamo (l’Italia) una vecchia caretta del mare, che ha un sacco di buchi e di falle (e ogni giorno ne arrivano altre visto che non si fa manutenzione e riforme da tempo), che il primo che passa rattoppa alla bene e meglio: spesso ci si arrangia con quello che si trova. La barca affonda e
IL COMANDANTE decide che si butta a mare il 10% di tutto: dal cibo (acqua, frutta ecc) alle palle di cannone, dalle carte nautiche alle corde per gli ormeggi SENZA ALCUNA DISTINZIONE DI IMPORTANZA e PRIORITA’.
Il posto di comando si sa sta nei piani alti e quasi non si accorgono di cosa succede sotto alla nave.
Vivono in un altro pianeta.
In più non seguono una rotta, ma sembra che navighino a vista. Una vista molto miope e personale e senza consultare le persone tecniche e preparate….
Siamo entrati nella settimana della celebrazione e ho voluto mettere una piccola bandiera nel titolo
GRAZIE ITALIA.