Informazioni personali

Papà di due bellissime bimbe Federica e Valentina, marito dal 9 dicembre 2011 di Paola. All'inizio di una grande avventura: la vita...

mercoledì 5 ottobre 2011

Open di Agassi -secondo tempo

Non so proprio da dove cominciare, tante sono le cose che mi hanno colpito, interessato, incuriosito, scioccato leggendo questo libro che va adi là del rettangolo di gioco, della pallina, della racchetta,della rete e dell'avversario, pubblico, giudici.
Sicuramente la sua vita ha avuto un'evoluzione, molto ma molto positiva. Per chi ha masticato un po di tennis pratico sicuramente troverà

bello leggere dei set cruciali, delle vitorie, degli scambi con il coltello trai denti e con a fianco internet e youtube gustarsi dal vivo quanto ricordato da Agassi è molto più bello.
Poi c'è il dramma della persona (dal punto di vista psicologico) Agassi fuori dai campi da tennis.
Un matrimonio con Brooke naufragato da li a poco e la storia iniziata tra mille disavventure e difficoltà con la tennista tedesca Stefany

Graff.
Strano leggere la sua storia e trovare così tante "coincidenze" che sembra difficile pensare alla casualità degli eventi, ma sembra che la

trama fosse già stata scritta negli astri e non solo dal punto di vista sportivo ma anche sentimentale.
Forse la parte più bella (per la mia situazione lavorativa particolare) è quella finale.
Non solo è cambiato il suo modo di scrivere (o per meglio dire di raccontare) molto più fluido e profondo, diciamo quasi saggio!!!!
Diventà papà di due bimbi e la notte non dorme, peccato che il giorno dopo si trova a giocare in un torneo del grande slam o una finale (è il

primo papà che vince un grande slam).
Decide di fare qualcosa di concreto e di bello per gli altri: una scuola!!! Lui che al primo anno l'abbandona e rifiuta le regole della

società, del padre eccc.
Una scuola costruita secondo determinati di criteri, volutamente in una zona degradata e fatiscente. Sceglie insegnanti non solo i più bravi

ma anche i più motivati e anche più pagati.
Una scuola dove + tempo si passa, + si studia e migliore sarà il futuro degli studenti (una scuola con un calendario più lungo delle altre

scuole americane!!!! a dispettoi di chi tende sempre di più a ridurre l'orario dei ragazzi a scuola oltre alle materie ecc).
Una scuola che accoglie i disadattati, quelli emarginati dalla società o senza famiglia e reddito.
Il suo sogno diventa realtà e la fine della carriera gioca e vince solo per dare i soldi alla scuola, per farla funzionare, allargarla e la motivazione è così grande che vince e vince nonostante l'età e molti acciacchi  ecc.
NB
per casalinghe/i
in una fase della sua vita di alta depressione da sconfitte si consola (grazie ad un "amico") con delle droghe, ma il risultato è che si

sente forte, felice, attivo.
Quello che mi colpito è che per DUE GIORNI è così attivo che  lava, stira,piega, fa le faccende domestiche di tutta la casa e ha ancora così

tata energia che giocherebbe andrebbe a piedi  a giocare a tennis per giorni!!!!!

domenica 2 ottobre 2011

Open di Andre Agassi - la mia storia.

Ho appena iniziato a leggere questa autobiografia e sono rimasto  trememdamente colpito da quanto
afferma.
In primo luogo ODIA il tennis, l'ha sempre odiato!!!! Non ho parole....chissà se nel proseguo
della sua storia riesco a capirci di più.
In secondo luogo ha grossi problemi con il padre-padrone-
allenatore.
La casa è stata acqusita solo in funzione di poter costruire un campo di tennis in
giardino.
Già all'età di sette anni se la doveva vedere con una macchina (costruita dal papà), da lui
definita il mostro, che sparava palline a tutto spiano e ogni giorno doveva rispondere a 2500 palline
con suo papà che gli urlava nelle orecchie "picchia più forte, picchia più forte".
Facendo un breve conto se colpiva la palla 1 volta ogni 6 secondi, vuol dire 10 palline al minuto e 600
all'ora.
Per arrivare a 2500 doveva stare sul campo per 4 ore e un po senza pause...e subito dalle prime pagine, racconta l'ultimo incontro (contro Baghdatis).
Ha sempre avuto una spondilolistesi, due ernie e un osso che continua a crescere...a 36 anni è una specie di relitto che cammina grazie ad infiltrazioni di cortisone....ha dolori dapertutto....
Quante cose  sorprendenti si scoprono su questo tennista, mi sembra un po come James Dean... sopratutto dannato e triste.
Sto divorando il libro perchè le date, i tornei e i tennisti  ho avuto modo sia di vederli da spettatore in TV sia dal vivo (alcuni) e anche da dietro le quinte (ero per due anni nello staff del torneo di Montecarlo) e quindi la storia assume contorni ben definiti e delineati anche per la mia vita
Tra l'altro nei tre anni delle medie ho poi praticato tennis, ma al momento di diventare agonista visto i costi di questo sport ho abbandonato per dedicarmi alla pallavolo agonistica.

martedì 27 settembre 2011

Battesimo Valentina...e gattonamento...

Non è stato facile trovare una data per il battesimo di Valentina, perché nella parrocchia di Rovello Porro non è che si fa tutti i giorni, ma solo in giorni “particolari”……
Da parte nostra non desideravamo un battesimo durante la S. messa della mattina nè tanto meno durante la messa serale di Pasqua…oppure in luglio alle quattro del pomeriggio!!!
Alla fine andiamo per ottobre, ma a causa di impegni parrocchiali adesso la data è  il 20 di novembre nel pomeriggio, a pochi giorni dal suo primo compleanno.
Intanto Valentina cresce proprio bene: non si fa pregare per mangiare, la sera dorme anche perché durante il giorno fa un’intensa attività fisica.
Da poco ha imparato a gattonare e a tirarsi in piedi aggrappandosi a tutto quello che trova di stimolante.
Il mondo da scoprire si sta rilevando ed è tutto suo, ovviamente con una sorella più grande come “modello” le applicazioni pratiche di cosa si può fare non mancano di certo…..
I denti sono un mistero! Ci sono chiari segnali di arrivo, ma poi tutto si esaurisce in niente….
Valentina ha scoperto il grana e se lo gusta alla grande…come un uccellino: apre la bocca e ingloba una piccola scaglia.
Federica appena rientrata al nido si è beccata un bel virus intestinale con vomito (o “gomito” come dice a volte lei) a tutto spiano….per fortuna la Panasonic lavatrice funziona alla grande.


Sicuramente lei non si preoccupa molto e dorme sonni tranquillissimi....anche sul passeggino da corsa....

lunedì 19 settembre 2011

LA MORTE SOSPESA – Joe Simpson

Un libro regalato a Paola da Luca e Daniela per il suo compleanno festeggiiato in quel di Asiago. Forse un presagio per l’imminente scomparsa di W Monatti.....chissà.
 Voto: 7
Nel giugno 1985, due alpinisti britannici, il venticinquenne Joe Simpson e il suo compagno di cordata, Simon Yates, hanno appena raggiunto la vetta del Siula Grande (6536 metri) nelle Ande peruviane, salendo per la prima volta la parete Ovest. Colti da una violenta bufera, i due scendono lungo una ripida parete innevata, ma Simpson perde un appoggio e precipita su una roccia rompendosi una gamba. Yates cerca di calarlo per seracchi di ghiaccio con laboriose manovre di corda. Nonostante l'oscurità tutto sembra procedere fino a quando non accade l'imprevisto: la parete è interrotta da uno strapiombo sotto il quale Joe si trova appeso. Simon non riesce a issarlo e rischia di venire trascinato anche lui nel vuoto. Compie l'unico gesto possibile: allo stremo delle forze, recide la corda che lo unisce al compagno, abbandonandolo. Joe cade nel vuoto ma non muore. I tre giorni successivi sono un calvario per entrambi gli alpinisti: Yates torna a fatica al campo base consumato dal dolore, certo di aver causato la morte del compagno. Simpson, sopravvissuto a stento, si trova intrappolato in un crepaccio, ferito, con un principio di congelamento agli arti. Eppure, facendo appello a tutte le risorse fisiche e mentali, riesce a raggiungere il campo base dove ritrova il compagno.
Cosa non può fare l’uomo e sopratutto la mente umana: da non credere con un ginocchio spappolato. Senza acqua per 3 giorni. Alla visita all’ospedale aveva perso 18 Kg e pesava 44 KG.
Nonostante questo ritorna sulle montagne, sulle sue montagne e al senso profondo della vita
Questo libro è la testimonianza intensa di una vittoria straordinaria della vita sulla morte, è un inno sincero e commovente all'amicizia.

venerdì 16 settembre 2011

La scoperta del giardino della mente - Jill Bolte Taylor

Jill Bolte Taylor ha trentasette anni, una laurea ad Harvard e un lavoro come neuroscienziata e ricercatrice universitaria quando, una mattina, un capillare esplode improvvisamente nell'emisfero sinistro del suo cervello provocandole un danno cerebrale esteso e devastante. «Nelle quattro ore successive, con gli occhi curiosi di neuroanatomista, assistetti al crollo completo della capacità della mia mente di elaborare informazioni. Alla fine di quella mattinata non riuscivo più a camminare, parlare, leggere, scrivere o ricordare eventi della mia vita.» Il suo percorso verso la completa guarigione è durato otto lunghissimi anni, nel corso dei quali ha potuto sperimentare la duplice veste di medico e paziente. E da questo insolito doppio ruolo ha ricavato spunti, consigli e suggerimenti terapeutici utili a chiunque sia rimasto vittima di un ictus o di un trauma cerebrale e a coloro che li curano e li circondano.
Impensabile a chi ha avuto un ictus ritornare non solo alla normalità, ma anche “migliorare” la propria vita in tutti i sensi da questa esperienza a dir poco devastante.
Alcuni indicazioni su quali sono i sintomi principali per verificare se è in atto un ictus  e le 40 necessità principali….
Il nostro cervello è meraviglioso, anzi i nostri due cervelli: quello di destra e di sinistra e se sono separati funzionano in un modo se sono unti in un altro…
Sistema nervoso: provate a pensare a tutti gli abitanti della terra e moltiplicato il tutto per 166
E il corpo umano è composto da tutti gli abitanti della terra moltiplicati per 8333!!!!

giovedì 15 settembre 2011

Si ricomincia a tutto gas...

Federica è ritornata a pieno regime al nido, ma dopo un primo periodo tranquillo e sereno adesso è tutto molto più complicato. Non tanto andare al nido quanto dopo, a casa . E' un continuo a sfidarci, a fare la biricchina e la stupidina. Secondo la maestra è anche colpa  dei nuovi inserimenti nel nido che disorientano il normale tran tran e "tralasciano" i vecchi per i bimbi nuovi,
Valentina invece dopo aver provato a gattonare, adesso procede abbastanza spedita e ha cominciato ad alzarsi in piedi con grande soddisfazione. Tutta questa nuova attività però la stanza e quindi si prende dei lunghi e meritati riposi...beata lei.
Con questo tempo sto spingendo il più possibile a stare all'aria aperta  tutta la famiglia tralasciando anche molti mestieri di casa e qualche impegno.
Ottima è stata la vacanza a Predazzo con un po di giorni di vacanza e relax tra questi luoghi veramente belli.
Mentre visitavamo queste valli mi venivano in mente altre gare, altri paesi dove avevo già soggiornato anni fa, ma che per qualche oscuro motivo avevo rimosso.
  
Bellissima la gita a Moena e poi al passo San Pellegrino e al suo laghetto. E' vero, la giornata era super, ma il posto merita una gita d'estate e credo anche in inverno.
Domani sera ci sarà la festa dei 100 anni di Daniela...e ovviamente della sua amica...
con giochi e danze...
per una volta lasciamo i pargoli ai nonni e ci scateniamo "in vita" sociale.

martedì 6 settembre 2011

Lo studio rende al massimo se si fa attività fisica

Articolo tratta dal Corriere della sera del 4 settembre 2011

Il movimento riduce la tensione da prestazione e può migliorare le performance intellettuali degli studenti

RICERCA
MILANO - Che ansia e stress — non importa quale sia la causa scatenante (paura dei compagni, dei professori o insicurezza) — siano nemici delle buone prestazioni scolastica è cosa nota. Ma altrettanto nota è l’efficacia dell’esercizio fisico nel ridurre gli effetti negativi di questi stati psichici, grazie a processi neurochimici che aumentano la secrezione di determinati ormoni, inibendone altri: con il movimento, infatti, il cortisolo, uno degli ormoni dello stress, diminuisce, mentre il livello delle endorfine, la nostra "morfina" naturale, aumenta. Allora, come convincere i ragazzi a fare più moto? Non è difficile come potrebbe sembrare. Lo dimostra uno studio texano, appena pubblicato sulla rivista scientifica Pediatrics, in cui si è visto che basta persuadere gli studenti ad andare a scuola a piedi per una settimana (nello studio il ruolo di "persuasori-accompagnatori" era affidato agli stessi ricercatori), per vederli poi rinunciare spontaneamente a bus e auto dei genitori e prolungare, in generale, il tempo dedicato allo sport. Ma l’attività motoria non è solo un deterrente per ansia e stress. Specie nei ragazzi in fase di sviluppo è la soluzione più semplice ed efficace per arginare l’obesità e — effetto forse meno risaputo — per migliorare le performance intellettuali. Sono numerosi gli studi che lo dimostrano. Tra i tanti, se ne possono citare due. Il primo è quello «storico», dei ricercatori statunitensi della Medical University of South Carolina Children’s Hospital, in cui si è riscontrato che ad un incremento dell’attività fisica durante le ore scolastiche seguiva un evidente miglioramento dei voti in tutte le materie.
MEMORIA MIGLIORE - Il secondo, più recente, è dell’Università dell’Illinois: grazie alla risonanza magnetica, si è visto, analizzando bambini di 9-10 anni, che la zona cerebrale dell’ippocampo, fondamentale nei processi di memorizzazione, era più estesa in quelli sportivi rispetto ai sedentari. «Se durante l’infanzia il corpo è più attivo anche il cervello e tutte le sue funzioni ne ricavano benefici — precisa Franco Carnelli, primario della Unità operativa di ortopedia e traumatologia dell’IRCCS Multimedica di Sesto San Giovanni, per tantissimi anni medico dell’Olimpia Basket Milano —. Le connessioni sinaptiche del cervello non solo vengono potenziate, ma se ne creano di nuove. I bambini sportivi ottengono abitualmente risultati migliori nei test di memoria, dimostrano una maggiore capacità di concentrazione e presentano una maggiore coordinazione visu-spaziale. Inoltre, grazie alle maggiori occasioni di scambi sociali e alla possibilità di vivere in ambienti che presentano stimoli diversi dai soliti sono più recettivi e socievoli. E anche più sereni e felici, come ha dimostrato uno studio di Rebecca White, della West Virginia University, in cui è stata soprattutto evidenziata l’importanza del gioco di squadra per migliorare la qualità della vita».
GLI SPORT MIGLIORI - Ci sono sport che possono essere considerati migliori di altri per incrementare le performance cognitive? «Tutti offrono benefici fisici e psichici, ma se si vuole puntare specificatamente a un maggiore sviluppo cognitivo è meglio preferire discipline che non affatichino eccessivamente; simmetriche, che facciano impiegare contemporaneamente entrambi gli arti e sia la parte superiore che inferiore del corpo; complesse, in cui i movimenti non siano automatizzati e ripetitivi; di squadra, in modo che sia indispensabile interagire continuamente con i compagni — risponde Carnelli —. A questa categoria appartengono tutti gli sport con la palla, che hanno anche il vantaggio di essere ludici: pallavolo, basket, pallanuoto, calcio, rugby, pallamano. Ma si può puntare anche sulle attività che prevedono il confronto diretto fra due contendenti, come judo, karate e scherma, sport caratterizzati da gesti tecnici e dinamiche differenti, ma in grado di stimolare anch’essi specifiche aree cognitive. Le attività, viceversa, che prevedono prove "in solitaria", quali la maratona, il nuoto, pur essendo molto educative in quanto esaltano qualità come la concentrazione e la resistenza alla fatica, dal punto di vista cognitivo sono poco utili». Quanto tempo è necessario dedicare all’attività fisica? «Tre sedute settimanali, — conclude Carnelli — ognuna di circa un'ora, preferibilmente di attività aerobica, sono più che sufficienti per far bene alla mente dei ragazzi oltre che al corpo».
Mabel Bocchi
Io mi ricordo dell'autrice e voi?

venerdì 2 settembre 2011

...fine vacanze..inizia il lavoro...

E' finita l'estate (ma fa ancora caldo qui in pianura) e sono finite le vacanze estive per il 2011. Si riprende a lavorare....(putroppo)...
Nonostante la gufata di Rosella, che in agosto in montagna è brutto tempo, noi siamo stati strafortunati....l'eccezzione ch econferma le regola!!!!
A parte la prima settimana un po incerta come tempo e temperature, dopo l'8 di agosto il tempo è diventato eccezzionalmente bello fino alla fine. Questo ha facilitato il nostro soggiorno a casa di Augusta e Valerio, due padroni di casa molto ma molti speciali sopratutto con la piccola Federica e Valentina.
Tante giornate passate sull'altopiano di Asiago tra cavalli e mucche, giostrine e scivoli, boschi e prati, laghetti e piscina, picnic e malghe, salsicce e formaggi...siamo risuciti a fare quasi tutto quello che ci eravamo prefissati e con tanta goduria da parte di tutti.
In questi giorni  ho fatto anche delle uscite orientistiche sia da solo (ero così lento e così stanco e poco preciso che è stata dura arrivare a darmi una sufficienza...) che con Federica  ...bellissimo...
Veramente una bella estate e delle belle vacanze.
Peccato che la chiavetta della 3 presa e provata a casa (tutto OK)  li ad Asiago non ha funzionato ....ora è in assistenza... questo non mi ha permesso di aggiornare come dediseravo i miei blog....
Ora si riparte...subito con una sfiga: non ho avuto il trasferimento e sono ancora nella stessa scuola dell'anno scorso...e molto probabilmente anche con il sabato pieno (5 ore NO STOP)....peggio di così non potevo chiedere....

mi consolo  guardando le due piccole principesse...e la regina...

domenica 21 agosto 2011

Ho visto piangere gli animali. G. Ferron

Ho visto piangere gli animali.     G. Ferron
voto: 8
In bibioteca ad Asiago ho visto questo libriccino e mi ha colpito molto il titol,. senza tanto pensarci l'ho preso.
E' scritto da un guardia parco (lavora nelle vicinanze dell'altopiano di asiago) e racconta le giornate passate nei boschi...e la sua (dire anche nostra) lotta contro i bracconieri.
Un libro semplice, ma fresco, limpido,pulito come un bicchiere d'acqua di montagna e sopratutto mi ha fatto scoprire il mondo dei guardia parchi e degli animali del bosco.
Leggerlo qui tra questi boschi ha un'altro sapore e forse è proprio vero che gli animali piangono sopratutto delle crudeltà che compie l'uomo nei loro confronti.

sabato 6 agosto 2011

Primi giorni di vacanza sull’altopiano di Asiago..con Severnigni e non solo

Orami sono trascorsi i primi giorni di agosto, ma le attività della famiglia sono già parecchie…di tutti i tipi nonostante il tempo non sia dalla nostra (sole a tratti, temporali nel pomeriggio con temperature fredde e terreno zuppo), ma non ci si può lamentare.
Abbiamo preso possesso della casa adattandola alle nostre esigenze  sopratutto in funzione della Federica e della Valentina.
Grazie alla gentilissima padrona di casa sig. Augusta, che ci riempe di coccole nonchè di prelibatezze del suo orto, è bravissima con Federica.
Vicino a noi c'è una stalla con cavalli, galline e una mucca che ha appena partorito un vitellino come potevamo non rendergli omaggio almeno una volta al giorno? Federica poi è ritornata a cavalcare un  cavallo vero con un bel giretto nei prati e ieri abbiamo visitato il villaggio dei Gnomi.
Tutto ben fatto, ma il percorso con il passeggino è non solo da battaglia (fortemente sconsigliati quelli con le ruote piccole), prevede anche un bel paio di gambe e polmoni nuovi per spingere il tutto su  e giù per l'avvallamento....o forse è l'età?
Un po triste e vuoto la prima parte del percorso con solo dei cartelli esplicativi sugli gnomi, fino ad arrivare al loro villaggio. Qui si trovano tante piccole casette e sopratutto puoi interloquire, bussando alle loro porte, con un  ipotetico Gnomo. Grazie alla tecnologia (telecamere, microfoni, altoparlanti) i bambini possono parlare e porre domande agli gnomi chiusi dentro le loro dimore. Per loro  è affascinante e magico. Ogni tato esce il fumo dai comignoli o le bolle di sapone e dall'albero dei desideri appare un dolcetto....
La zona oltre ad avere albergo e bar è fornita anche di ampio spazio con giochi per tutti i bambini e per tutte l'età....niene pic nic. Così ci trasferiamo verso Asiago in un piccolo parco per poi ritornare (il biglietto vale un giorno) al vilaggio e  continuare a giocare.
Il tempo peggiora e sale il  vento, così proviamo a far volare l'aquilone. Per Federica è un'emozione grande tenere il filo e vedere in cielo volare il suo aquilone....
alle 17.30 abbiamo appuntamento a Gallio con Severigni e il suo nuovo libro...con le piccole che crollano in auto.
Oltre a noi il palazzetto era gremito e il dibattito è stato deciamente molto bello e istruttivo...