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Papà di due bellissime bimbe Federica e Valentina, marito dal 9 dicembre 2011 di Paola. All'inizio di una grande avventura: la vita...

lunedì 7 febbraio 2011

Brutte notizie Maria Luisa Busi

Voto 8
Il titolo  non lascia scampo qui troverete solo brutte notizie sulla nostra ormai decadente “bella Italia”.
La Busi dopo 20 anni di conduzione al TG1 delle  ore 20 lascia perché non si riconosce più nella linea editoriale.
Negli ultimi anni le notizie “poco gradite” non venivano passate o  messe in modo da capire poco.
Parte dal dramma del terremoto dell’Aquila, dalla rabbia delle persone, da quel giorno che vengono consegnate le prime case chiavi in mano (peccato poi riprendersele appena le luci si sono spente) dal Premier. Peccato che erano case costruite dalla Croce Rossa e dalla Regione Trentino.
Peccato che le case delle “new town” sono un mezzo colabrodo: perdono acqua, gli ascensori si fermano sempre, le strade di accesso a volte non ci sono, non ci sono gli allacciamenti alla fogna e più di tutto. QUELLE CASE E QUELLO CHE C’E’ DENTRO NON E’ LORO! In altre parole hanno non solo perso tutto ma non hanno niente, oltre a dover pagare  le tasse (cosa che negli altri terremoti è stata più diluita negli anni e solo in una percentuale molto ridotta)
Case fatte in tutta fretta e furia, con gli stessi soldi si potevano riparare le case lievemente lesionate e permettere ai cittadini di ritornare nelle loro case, di riprendere la loro vita, di far ripartire l’economia.
Hanno affittato i cessi biologici a 80Euro  al giorno, tutto bene peccato che ne hanno presi un numero sproporzionato….
Passa all’Alitalia e alla cordata italiana, ai licenziamenti ecc: un’ennesima fregatura per i contribuenti italiani che forse non sanno ma hanno assorbito  un debito di 2 miliardi di euro con un esubero superiore all’offerta  della Air France che comunque è già al 30% di azioni e fra due anni (quando cioè la cordata italiana può vendere e riprendersi tutti i suoi soldi) salirà ancora. Scrive un giornale francese: grazie mille per aver mandato in fumo l’accordo adesso possiamo comprare con meno soldi e meno debiti.
I dipendenti dell’Alitalia sono come quelli di un call center: presi, licenziati, turni massacranti, riduzione stipendio, cambio mansioni, niente ferie ecc.
Parla anche della scuola e di molte altre cose dove è evidente che le notizie che non sono gradite o metto in cattiva luce il governo devono essere annullate e “rese indecifrabili” al pubblico.
Meno male che abbiamo il telecomando e possiamo scegliere.

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